Prestiti cambializzati

I prestiti cambializzati appartengono alla categoria dei prestiti personali, che si differenziano dai comuni finanziamenti per le modalità di pagamento: non si dovrà pagare una rata o un comune bollettino postale, bensì una cambiale che come le più comuni rate avrà una scadenza mensile. Titolo esecutivo per eccellenza, la cambiale è uno strumento finanziario tornato ultimamente molto di moda perché assicura alla banca, o alla fiduciaria mandataria, la possibilità di riscuotere il debito, immediatamente, in caso di mancato pagamento. Infatti, la sottoscrizione di prestiti cambializzati consente all'istituto di credito di avere in mano un documento che permette l'immediata esecuzione forzata, ossia il pignoramento, dei beni mobili ed immobili di un valore pari a quanto ancora dovuto dal richiedente.



Prestiti cambializzati: come funzionano


Per richiedere un prestito cambializzato non è necessario essere correntista della banca che lo rilascerà: si può scegliere il prestito cambializzato presso l'istituto che lo offre alle migliori condizioni. Ogni mese, al pagamento della cambiale, si riceverà a titolo di ricevuta la cambiale detenuta in banca; il prestito si ritiene estinto una volta che tutte le cambiali sono nelle mani di chi ha richiesto il prestito: ciò significa che il finanziamento può anche essere liquidato in anticipo rispetto alla sua scadenza naturale; in questo caso non si dovranno sborsare gli interessi non ancora maturati. La somma erogabile dalla banca varia da un massimo di 30.000 € per lavoratori autonomi ad uno di 60.000 per dipendenti che abbiano un reddito dimostrabile abbastanza consistente. Il rimborso può essere completato tra i 12 e i 120 mesi, secondo l'importo erogato.

Solitamente, dal momento dell'accettazione del prestito, la banca fa partire il pagamento della prima cambiale 2 mesi dopo dall'erogazione del denaro, che in genere avviene tramite assegno circolare o bonifico. Nonostante tutte le finanziarie non concedano facilmente prestiti cambializzati, ogni risparmiatore può ottenerli presentando le dovute garanzie.

Prestito cambializzato: chi può richiederlo


Il prestito cambializzato può essere richiesto dai cittadini italiani e stranieri ( con regolare permesso di soggiorno), in possesso di un lavoro da dipendenti, un lavoro autonomo o una pensione, ed in grado di offrire alla banca delle solide garanzie.

  • Prestito cambializzato per lavoratori dipendenti: i lavoratori dipendenti devono presentare alla finanziaria la busta paga o l'ammontare del TFR maturato;
  • Prestito cambializzato per lavoratori autonomi: i lavoratori autonomi dovranno dimostrare di possedere un buon reddito presentando il Modello Unico; dovranno inoltre aver sottoscritto una polizza sulla vita da almeno 2 anni;
  • Prestito cambializzato per pensionati: basterà il certificato di pensione;

Possono inoltre richiedere un prestito cambializzato anche i disoccupati che devono però essere proprietari di un immobile o fornire un garante sul quale eventualmente la banca può rifarsi. Ultimamente lo strumento finanziario più utilizzato è il prestito cambializzato per cattivi pagatori, ovvero per quei soggetti che per i motivi più disparati non sono riusciti a pagare correttamente le rate di prestiti precedenti oppure non hanno completato la liquidazione di un finanziamento. Infatti, il titolo esecutivo consente di accertarsi che, o mediante il pagamento delle cambiali o mediante il pignoramento coatto di beni, la banca riesca comunque a riscuotere il denaro erogato. Ovviamente anche i cattivi pagatori dovranno presentare delle buone garanzie che possono essere o la proprietà di un immobile o la presenza di un garante.

Vantaggi e svantaggi


Tra i vantaggi ascrivibili ai prestiti cambializzati vi sono sicuramente:

  1. L'assenza di un severo controllo nelle banche dati
  2. La possibilità di richiedere un prestito cambializzato per cattivi pagatori, inseriti nella Centrale dei Rischi
  3. L'opportunità di usufruire di un tasso di interesse fisso, solitamente più basso rispetto ad altri tipi di prestito personale
  4. Il minor costo delle spese di istruttoria
  5. In caso di temporanea difficoltà, si può anche ottenere una riduzione dell'importo della cambiale, ricondizionando il finanziamento; ovviamente ci sarà un aumento considerevole degli interessi.

Tra gli svantaggi invece ricordiamo:

  1. Il potere della cambiale che in quanto titolo immediatamente esecutivo porta all'iscrizione nel CRIF fra i protestati e il pignoramento dei beni di proprietà.

Conclusioni


Solitamente i prestiti cambializzati hanno una percentuale di interesse che si aggira intorno al 4%. Ciò significa che su un importo di 30.000€ ogni cambiale da pagare avrà un valore di 450 € circa, se lo si rimborsa in 48 mesi. Decidendo di liquidare in anticipo il finanziamento la banca applicherà una penale inferiore all'1% più le spese accessorie.

Avendo la necessità di liquidità subito, il prestito cambializzato è certamente un'ottima opportunità ma sarà meglio chiedere solo il denaro che si è certi di poter rimborsare, pena il protesto.